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Il salvavita che scatta in continuazione è un problema che riguarda molte abitazioni. Non sempre è un sovraccarico elettrico a determinare questa situazione.
Come comportarsi quando salta il salvavita? Bisogna preoccuparsi? La reazione immediata è quella di avvicinarsi al quadro elettrico e riattivare la corrente, ma non sempre (e non necessariamente) questa risulta essere la soluzione migliore.
Scopriamo perché scatta il salvavita, quali accorgimenti prendere per evitare che accada e quali rimedi attuare se la situazione si verifica di frequente.
Il salvavita è un dispositivo di sicurezza che arresta il flusso dell’energia elettrica dal contatore all’abitazione. Questo processo si avvia in caso di dispersione elettrica o per folgorazione, ovvero a fronte di un guasto o malfunzionamento dell’impianto.
Anche noto come interruttore differenziale, in quanto rileva le differenze tra correnti elettriche in entrata e in uscita dall’impianto, è stato creato con l’obiettivo di proteggere l’immobile in caso di guasto al contatore elettrico. Il suo compito è infatti quello di creare la messa a terra, ossia di dirigere il flusso elettrico verso terra, scaricandolo.
Il salvavita è formato da due apparecchiature:
Nella scelta vanno considerati tre parametri:
Salta continuamente il salvavita: quali sono le cause? La risposta è in quanto appena spiegato in merito al suo funzionamento. Il salvavita che scatta è dovuto principalmente ai seguenti motivi:
Esistono però anche delle cause anomale, quali ad esempio interruttori non adeguati, sbalzi di tensione attribuibili a un flusso irregolare nella rete di fornitura elettrica, maltempo (fulmini che generano sovraccarico o pioggia che crea infiltrazioni d’acqua), umidità e condense negli elettrodomestici. Limitandosi a queste cause, il corollario appare quasi scontato: il contatore della luce salta spesso nelle ore diurne. Eppure non è sempre così. Sono frequenti, infatti, i casi in cui il salvavita scatta di notte.
La corrente che salta senza motivo è un problema tutt’altro che sporadico. Diverse sono le cause che portano ad avere il salvavita che scatta di notte. Quella più frequente è la presenza in casa di un elettrodomestico non isolato che fa azionare il differenziale.
Per verificare che la causa sia questa, bisogna munirsi di un misuratore d’isolamento, staccare uno alla volta gli elettrodomestici e misurare l’assenza di dispersione tra conduttori e masse metalliche dell’apparecchio, oppure tra conduttore di fase e neutro e conduttore di terra. Non vanno però escluse a priori altre motivazioni, come ad esempio la rottura del salvavita, disturbi o problemi alla rete elettrica comune, potenza del contatore insufficiente.
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Di solito la quantità di potenza elettrica necessaria in un’abitazione si aggira intorno ai 3 kW. Il valore esatto può essere calcolato conoscendo numero e potenza dei singoli elettrodomestici presenti in casa. Oltre alla potenza impegnata va presa in considerazione quella disponibile, ovvero il livello massimo di potenza erogata dal stabilito nel momento in cui si sottoscrive il contratto e riportato anche in bolletta. Tale valore determina il quantitativo massimo di potenza che si può impegnare e, di conseguenza, il funzionamento del salvavita.
Avere un salvavita che scatta di continuo e apparentemente senza motivo, nasconde qualche problema. Nello specifico le cause potrebbero essere:
Salvavita danneggiato: per verificare o escludere questa possibilità, è sufficiente premere il pulsante del test presente in alto a destra sul quadro elettrico. Questo test andrebbe eseguito mensilmente per valutare la funzionalità del dispositivo. Se il pulsante non scatta o impiega più di un secondo a interrompere la corrente, è il caso di sostituire il salvavita
Potenza insufficiente: controllare sulla bolletta quale sia la potenza dell’impianto domestico. Non è da escludere, infatti, che questa sia insufficiente per le tue esigenze quotidiane. Se si supera il valore permesso dal contatore (questo valore si trova sulla bolletta della luce alla sezione “Dati di fornitura” o “Tipologia contratto”), il salvavita scatta lasciando la casa senza energia elettrica. A questo punto sarà necessario spegnere qualche elettrodomestico prima di riattivare il contatore. Se il fenomeno si ripete spesso, non resta che scegliere: o si ottimizzano meglio le risorse a disposizione, o si richiede un aumento della potenza.
Disturbi alla linea elettrica: i fenomeni atmosferici possono causare disturbi alla rete elettrica e far sì che il salvavita scatti anche senza motivi apparenti. Rientrano in questa casistica anche le sovratensioni, transitorie o di manovra
Dopo aver verificato che non sussistano indizi di corto circuito (odore di bruciato), dopo aver staccato gli elettrodomestici, provato a riaccendere l’interruttore e collegato di nuovo tutti gli elettrodomestici, se la situazione non si risolve è opportuno contattare un elettricista. In questo modo si potrà verificare se esistano o meno guasti ai cavi o malfunzionamento di uno dei componenti del quadro elettrico che facciano attivare il salvavita.
Per far sì che il circuito elettrico domestico sia sicuro ed evitare i continui sbalzi di corrente, è indispensabile che il salvavita sia sempre funzionante. Come detto, il modo più rapido per verificare il suo funzionamento è quello di effettuare, a cadenza mensile, il test.
Per farlo è sufficiente premere il tasto del test (indicato con la lettera T sul quadro elettrico): se il salvavita funziona correttamente, la corrente salta. Se invece la corrente non salta, significa che il salvavita non funziona e bisogna chiamare un elettricista per un esame più accurato.
Un’adeguata manutenzione serve a tutelare la sicurezza di chi vive in casa, previene possibili danni e conserva il buono stato e il funzionamento degli elettrodomestici.
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