La nostra storia

2020-2022

Nuovo percorso di crescita: innovazione, tecnologia e sostenibilità
Nel 2020 Acea è la prima multiutility in Italia ad attivare un hub vaccinale a servizio del territorio nel contesto dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
Nel 2021 Acea Energia entra nel business dei servizi di ricarica per la mobilità elettrica con un’app dedicata. Inoltre è stata completata la sperimentazione del progetto di Acea Elabori “Acea Smart Comp” con l’installazione dei primi impianti di compostaggio diffuso. Nello stesso anno il Gruppo realizza il MIA – Museo Immersivo Acea, una piattaforma interattiva e digitale che valorizza il patrimonio storico dell’azienda.
Nel 2022 Areti rinnova la propria brand identity con il restyling del logo e realizza una nuova linea elettrica ad alta tensione, a sud ovest di Roma, che potenzia la rete esistente (da 60 KV a 150 KV) e consente una notevole riduzione stimata della produzione di CO2.
Acea Ambiente continua a crescere nell’ambito del trattamento e gestione dei rifiuti anche tramite diverse acquisizioni. Inoltre la società ottiene l’autorizzazione per la realizzazione della IV linea del Termovalorizzatore di San Vittore per aumentare la capacità dell’impianto. Sempre nel 2022 Acea e ASM Terni danno vita alla multiutility dell’Umbria attiva nei settori del ciclo idrico integrato, della distribuzione e vendita di elettricità e gas e gestione dei rifiuti.
Acea rafforza la produzione energetica da fonti green, in particolare da fotovoltaico.

2010-2019

Verso un'azienda sempre più digitale, innovativa e sostenibile
Viene introdotto il sistema Work Force Management (WFM), una piattaforma informatica digitale che consente di coordinare e monitorare in tempo reale tutte le attività del Gruppo Acea. Nasce MyAcea, l’area riservata online che consente di gestire, da un unico account, le utenze di acqua, luce e gas, senza la necessità di recarsi allo sportello.
Nel 2017 attraverso il Piano Industriale Acea ha avviato una strategia di forte spinta agli investimenti infrastrutturali e tecnologici nel settore idrico ed elettrico con un’attenzione particolare allo sviluppo sostenibile per l’ambiente e le persone.
Nello stesso anno Acea gestisce una delle più gravi crisi idriche. Gli interventi di manutenzione straordinaria hanno garantito la continuità del servizio alla cittadinanza anche grazie ad una campagna di sensibilizzazione per la gestione responsabile della risorsa.
Il Restyling del logo proietta Acea nel mondo digitale.
Nel 2019 Acea entra nel settore della distribuzione del gas e si pongono le basi per la realizzazione della seconda linea dell’acquedotto del Peschiera che metterà in sicurezza il fabbisogno idrico della Capitale. Inoltre è stata costituita Acea Innovation, società che opera nei servizi a valore aggiunto per la transizione ecologica e la mobilità elettrica. Con il perfezionamento delle acquisizioni di impianti fotovoltaici, Acea è tornata a crescere nel mercato delle rinnovabili, per contribuire a decarbonizzazione e transizione energetica, ed è entrata nel comparto del trattamento delle plastiche, confermando il ruolo svolto nel ciclo del trattamento dei rifiuti.

 

2000-2009

Il nuovo marchio e l’ingresso nel mercato estero
Nel 2000 Acea entra nel mercato estero con la costruzione e concessione di un impianto idrico a Lima. Nel 2001 Acea acquisisce la rete Enel di distribuzione elettrica romana. Nel 2001 Acea, a capo di un raggruppamento di imprese, si aggiudica in Campania la gestione del servizio idrico integrato dell’Ato 3 Sarnese-Vesuviano e, in Toscana, dell’Ato 2 (Pisa) e dell’Ato 6 (Grosseto-Siena). Nel 2002 vince la gara dell’Ato 3 (Firenze) e fa sua anche quella per la gestione dell’Ato 5 Lazio Meridionale - Frosinone.
Nel 2006 Acea entra nel settore del trattamento e valorizzazione dei rifiuti.

1990-1999

La quotazione in Borsa
Nel 1991 il Comune trasforma Acea in Azienda speciale e il 1° gennaio 1998 prende il via la SpA. Dal 19 luglio 1999 Acea SpA è quotata in Borsa e attiva un intenso processo di societarizzazione. Nel 1993 entra in esercizio il centro idrico Eur. In attuazione della legge Galli Acea viene individuata come soggetto gestore del servizio idrico integrato dell’Ato 2 del Lazio. Nel 1996 è operativa la nuova centrale a ciclo combinato di Tor di Valle.
 

1980-1989

La depurazione e la cogenerazione
Nel 1985 Acea acquisisce la gestione della depurazione delle acque reflue della capitale. Nel 1984 entra in funzione la centrale di cogenerazione di Tor di Valle che produce energia termica per il teleriscaldamento domestico del quartiere Torrino Sud. Nel 1989 assume la gestione dell’illuminazione pubblica. Nel 1989 Acea cambia nome in Azienda comunale dell’energia e dell’ambiente.
 

1970-1979

La nascita di un grande sistema acquedottistico
Acea continua a ottimizzare il sistema di distribuzione: costruisce ricevitrici, centri di trasformazione e avvia il telecontrollo della rete elettrica. Si rafforza l’impegno nel settore idrico e si bonificano le borgate. Nel settembre 1976 viene approvato il piano Acea di risanamento idrosanitario e di illuminazione stradale di 82 borgate romane. Nel 1979 nasce il sistema acquedottistico Peschiera-Capore, uno dei più grandi d’Europa.
 

1960-1969

Si rafforza la posizione nel settore idrico-potabile
Nel 1962 l’Azienda si trasferisce nella sua sede principale a piazzale Ostiense. Continua in tutta la città di Roma il potenziamento dell’illuminazione pubblica. In seguito alla scadenza della concessione alla Società Acqua Pia Antica Marcia, il consiglio comunale di Roma affida ad Acea la gestione dell’acquedotto Marcio. Il 7 novembre il Tribunale delle Acque conferma Acea come gestore del servizio idrico-potabile della Capitale.
 

1950-1959

I piani dell’Azienda per la città
Il 30 marzo 1953 il Consiglio capitolino approva il piano Acea per l’autosufficienza elettrica e per migliorare il sistema idrico cittadino tra cui: nuove centrali e ricevitrici elettriche, centri idrici, completamento dell’acquedotto del Peschiera, ricerca di nuove falde acquifere e costruzione di altri acquedotti. In previsione delle Olimpiadi romane del 1960, Acea modernizza gli impianti di illuminazione pubblica della città.
 

1940-1949

La guerra e la faticosa ripresa
L’8 maggio 1940 viene inaugurata la centrale idroelettrica di Salisano costruita in una caverna lungo il percorso dell’acquedotto del Peschiera. Nel corso della guerra gli impianti di produzione elettrica subiscono ingenti danni, ma i tecnici aziendali riescono a riattivarli in breve tempo. Entro la fine del 1945, l’ex Agea, ora Acea – Azienda comunale dell’elettricità e delle acque - assicura una regolare erogazione elettrica. Nel 1949 entra in servizio l’acquedotto del Peschiera.
 

1930-1939

L'acquisizione del servizio idrico
Per la crescente richiesta di elettricità dovuta al rilevante incremento demografico ed edilizio della città, nel 1931-1933 l’Aeg potenzia la centrale Montemartini. Il 2 settembre 1937, con effetto dal 1° gennaio dello stesso anno, il Governatorato di Roma affida la gestione degli acquedotti comunali, la costruzione e la gestione dell’acquedotto del Peschiera all’Aeg che cambia denominazione in Agea, Azienda governatoriale elettricità e acque.
 

1920-1929

La costruzione delle centrali
Nel 1926 l’Aem assume la denominazione di Aeg, Azienda elettrica del Governatorato di Roma. I lampioni della città ammontano a quasi 18mila, circa 13mila in più del 1915, ed è potenziata la centrale di Castel Madama. Un anno dopo a Mandela entra in esercizio un’altra centrale idroelettrica, la Galileo Ferraris.
 

1909–1919

La nascita dell'AEM
Nasce l’AEM, l’Azienda Elettrica Municipale, del Comune di Roma, con l’obiettivo di fornire energia per l’illuminazione pubblica e privata. Nel 1912 viene inaugurata la Centrale di via Ostiense che sarà successivamente intitolata all’assessore al Tecnologico della Giunta Nathan, Giovanni Montemartini.
 

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