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Stufa elettrica: consumi, tipologie e quando conviene sceglierla

La stufa elettrica rappresenta una soluzione pratica ed efficace per riscaldare gli ambienti domestici. Grazie alla sua portabilità, può essere utilizzata solo quando e dove serve, senza necessità di installazioni complesse.

Il suo utilizzo incide senz’altro sui consumi energetici e, di conseguenza, sulla bolletta. Per valutare se sia una scelta conveniente, è fondamentale conoscere le diverse tipologie disponibili, il loro funzionamento e i consumi. Analizziamo questi aspetti per offrire una panoramica completa sull’utilizzo di questo elettrodomestico.

Come funziona una stufa elettrica

Il riscaldamento elettrico è oggi un’alternativa comune all’utilizzo di gas. È per questo motivo che, in alcuni casi, si sceglie di optare per una stufa elettrica. Come suggerisce il nome, la stufa elettrica è un elettrodomestico alimentato a corrente. In sostanza, trasforma l’energia elettrica in calore per riscaldare l’ambiente. In linea generale, possiamo dire che il processo avviene mediante una resistenza interna che, attraversata dall’elettricità, si surriscalda e diffonde il calore nella stanza. A seconda del meccanismo di diffusione, possiamo distinguere tre principali modalità di riscaldamento: 

  • Per irraggiamento: il calore viene emesso sotto forma di radiazione infrarossa e riscalda direttamente le superfici e le persone presenti nell’ambiente, senza scaldare l’aria circostante; 
  • Per convezione: l’aria fredda viene riscaldata dalla resistenza e, diventando più leggera, si sposta verso l’alto creando una circolazione naturale che distribuisce il calore; 
  • Per ventilazione: questo meccanismo permette un riscaldamento più rapido e uniforme rispetto alla convezione. Una ventola interna, infatti, accelera la diffusione dell’aria calda.  

Tipologie di stufe elettriche e come funzionano

Proprio perché esistono diversi meccanismi di riscaldamento, sul mercato si trovano varie tipologie di stufe elettriche, ognuna con caratteristiche specifiche. Conoscerle può essere utile per individuare il modello più adatto alle proprie esigenze.  

Ma quanti tipi di stufe elettriche esistono? Le più comuni includono:  

  • Stufe alogene o a infrarossi: utilizzano lampade alogene o tubi a infrarossi che si scaldano e diffondono il calore nell’ambiente. Sono ideali per riscaldare l’ambiente in poco tempo, ma non trattengono il calore a lungo dopo lo spegnimento; 
  • Termoventilatori: dotati di una resistenza elettrica e di una ventola, diffondono rapidamente l’aria calda nell’ambiente e si dimostrano piuttosto compatti. Di contro, possono risultare rumorosi e consumano più energia rispetto ad altre soluzioni; 
  • Radiatori elettrici: la resistenza si riscalda e poi diffonde il calore per convezione. Offrono un riscaldamento uniforme e sono silenziosi, ma possono metterci più tempo a portare la stanza alla temperatura desiderata; 
  • Stufe a olio: contengono un fluido termico che, riscaldato dalla resistenza, mantiene il calore più a lungo. Hanno un’ottima capacità di trattenere il calore anche dopo lo spegnimento, ma richiedono tempo per raggiungere la temperatura ottimale;  
  • Pannelli radianti: utilizzano radiazioni infrarosse per distribuire il calore in modo uniforme e possono essere installati a parete o soffitto. Sono efficienti dal punto di vista energetico, ma hanno un costo iniziale più elevato. 
Stufa elettrica

Quanto consuma una stufa elettrica 

Ottimizzare i consumi energetici è oggi fondamentale per evitare spiacevoli sorprese in bolletta. Per questo motivo, è importante conoscere il consumo degli elettrodomestici presenti in casa, incluse le stufe elettriche e il loro impatto energetico. Nel caso di questi elettrodomestici, l’impatto può variare in base al modello scelto e ad alcuni importanti fattori, in particolare:  

  • Potenza della stufa: una stufa da 300 W consumerà molto meno rispetto a una da 2.500 W, ma avrà anche una minore capacità di riscaldamento. Per questo, è importante scegliere una potenza adeguata alle dimensioni dell’ambiente ed evitare di utilizzare dispositivi troppo potenti per ambienti piccoli o, al contrario, poco efficienti per spazi più ampi. 
  • Isolamento termico della casa: un ambiente ben isolato trattiene il calore più a lungo e riduce la necessità di tenere la stufa accesa per molte ore. Al contrario, in una casa con scarso isolamento termico, il calore si disperderà rapidamente, il che richiede un utilizzo prolungato della stufa e, quindi, un maggiore consumo di energia. 
  • Durata di utilizzo: per ridurre i consumi, è consigliabile limitare l’uso della stufa al tempo strettamente necessario. Inoltre, oggi esistono stufe elettriche a basso consumo che integrano funzioni come termostati, timer o modalità eco che aiutano a ottimizzare il riscaldamento. 

Ma come si fa a sapere quanto consuma una stufa elettrica? Per calcolare il consumo di una stufa elettrica, il primo elemento da considerare è la potenza, espressa in watt (W): in linea generale, questi dispositivi hanno una potenza compresa tra i 300 e 2.500 W. In secondo luogo, bisognerà tenere in considerazione il tempo di utilizzo: maggiore è il numero di ore in cui la stufa resta accesa, più alto sarà il consumo complessivo. 

Una volta note queste due variabili, il consumo energetico può essere calcolato tramite l’applicazione di una semplice formula: 

Consumo = Potenza elettrica (W) x Tempo di utilizzo (h)

Ad esempio, una stufa elettrica da 1.000 W accesa per 2 ore al giorno, consuma 2.000 Wh (1.000 * 2) e, ovvero 2 kWh al giorno.  

Per conoscere il costo effettivo in bolletta, è necessario moltiplicare il consumo totale mensile per il prezzo del kWh previsto dalla propria offerta luce. 

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Quando conviene optare per una stufa elettrica

Non esistono regole univoche quando si tratta di scegliere se acquistare una stufa elettrica, poiché la decisione dipende in larga parte dalle proprie esigenze in termini di abitudini di consumo.  

Va detto, però, che esistono alcune situazioni in cui una stufa elettrica può rivelarsi particolarmente vantaggiosa. Per esempio quando: 

  • Si ha bisogno di riscaldare una stanza di piccole dimensioni o un ambiente che non viene utilizzato spesso (come una stanza degli ospiti o un ufficio). La capacità della stufa elettrica di riscaldare velocemente l’ambiente consente di ottenere il comfort desiderato senza dover riscaldare l’intero appartamento o casa. 
  • Ci sono impianti di riscaldamento centralizzati, ma con aree della casa che non vengono riscaldate adeguatamente. In questo caso, la stufa elettrica è un’utile integrazione al sistema di riscaldamento principale. 
  • Si vive in case prive di impianti a gas o in ambienti dove non è possibile installare un sistema di riscaldamento tradizionale. La stufa elettrica, infatti, non richiede alcuna installazione complessa, né interventi strutturali e risulta, quindi, perfetta per chi cerca una soluzione pratica e immediata. 

Naturalmente, prima di acquistare una stufa elettrica, è sempre utile valutare se esistano alternative più efficienti per il riscaldamento domestico. Oggi, per esempio, moltissime famiglie sono passate alle stufe a pellet, le quali rappresentano una scelta ecologica ed economica per chi cerca un riscaldamento a lungo termine, con un consumo inferiore rispetto alle stufe elettriche.  

Stufa elettrica

Consigli per un uso efficiente e sicuro della stufa elettrica

Una volta valutate le proprie esigenze e deciso di acquistare una stufa elettrica è fondamentale scegliere il modello e le prestazioni che meglio rispondano a queste necessità.  È importante valutare la potenza della stufa e metterla sempre in relazione alle dimensioni dell’ambiente da riscaldare. La potenza dell’apparecchio deve sempre essere proporzionata alle dimensioni dell’ambiente in cui viene utilizzato. Una stufa troppo potente per una stanza piccola non solo comporterebbe un consumo eccessivo di energia, ma potrebbe anche rendere l’ambiente rapidamente soffocante. Al contrario, un modello con una potenza insufficiente rispetto alla metratura da riscaldare potrebbe risultare inefficace, lasciando l’ambiente freddo e poco confortevole. 

Oltre a prestare attenzione ai consumi, è essenziale utilizzare la stufa elettrica in piena sicurezza. È fondamentale evitare il surriscaldamento dell’apparecchio, non utilizzarlo in ambienti particolarmente umidi, come bagni o lavanderie, e assicurarsi che sia posizionato a una distanza di sicurezza da materiali facilmente infiammabili, come tende, tappeti o mobili in legno. Un impiego corretto non solo riduce il rischio di incidenti domestici, ma contribuisce anche a migliorare la durata e le prestazioni dell’elettrodomestico nel tempo. L’uso corretto aiuta a prevenire rischi, ma anche ad aumentare la longevità dell’apparecchio. Da questo punto di vista, è essenziale anche assicurare una buona manutenzione agli elettrodomestici che si hanno in casa. Una stufa ben tenuta, con componenti puliti e privi di accumuli di polvere o detriti, sarà più efficiente, consumerà meno energia e offrirà prestazioni migliori nel lungo periodo.

08 aprile 2025