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Ormai da parecchi anni, quando si parla di energia e gas,si fa riferimento ai concetti di mercato libero e tutelato, eppure forse per alcuni è necessario entrare meglio nei dettagli di questo argomento. Proviamo allora a fare chiarezza per non lasciare spazio a dubbi su quale sia esattamente la differenza tra mercato libero e maggior tutela.
Come è noto, l'unica strada per essere certi di prendere una decisione giusta quando ci si trova di fronte a diverse opzioni di scelta, è quella di informarsi il più possibile sulle varie alternative, in modo da ridurre la possibilità di commettere errori. Proprio per questo motivo, con questa guida cercheremo di darti le informazioni giuste per spiegarti le differenze tra il mercato libero e tutelato, partendo da una spiegazione chiara e con parole semplici. Infine, spiegheremo le caratteristiche delle offerte per il mercato libero di Acea Energia.
In Italia attualmente esistono due differenti tipologie di mercato. La differenza tra le due, però, spesso non viene compresa del tutto dai consumatori. Non è certo un caso se ancora oggi, a seguito dell’introduzione del mercato libero dell’energia, molti cittadini non conoscono le caratteristiche del mercato libero rispetto al mercato tutelato.
Il processo di liberalizzazione del mercato energetico in Italia, iniziato alla fine degli anni ’90, prevedeva la scomparsa del mercato tutelato già nel luglio 2019, salvo ottenere poi successive proroghe. Ad oggi il 10 gennaio 2024 è prevista la fine del servizio di maggior tutela per l’energia elettrica; mentre il 1° gennaio 2023 terminerà la tutela per le forniture di gas. A partire dal 2024 esisterà solamente il mercato libero dell’energia elettrica e del gas. Questo significa che con la fine del mercato tutelato tutti i consumatori dovranno scegliere un fornitore del mercato libero luce e gas.
La scelta che si presenta ora ai consumatori, quindi, è se passare immediatamente al mercato libero, decidendo per esempio di abbandonare i servizi di tutela per scegliere una delle offerte Acea Energia, oppure se aspettare le date fissate della fine del mercato tutelato, sapendo che il passaggio al mercato libero dovrà avvenire entro il 10 gennaio 2024 per l’energia elettrica e il 1° gennaio 2023 per il gas naturale.
ll passaggio sarà comunque graduale, oggi infatti i due tipi di mercato coesistono: da una parte il libero mercato dell'energia e del gas, con le offerte dei vari venditori e una maggiore concorrenza in termini di prezzi e servizi extra, dall’altra i servizi di tutela con le tariffe definite dall’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente (Arera).
Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di spiegare nel dettaglio la differenza tra mercato libero o maggior tutela.
Si tratta del mercato "storico", che per anni è stato anche l’unico possibile ed attualmente ancora accessibile ai clienti domestici e alle microimprese. In poche parole, le condizioni economiche contrattuali attraverso le quali i consumatori hanno accesso all'energia sono fissate a priori dall'Autorità. Da qui, per l'appunto, l'accostamento al termine "tutela": l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti (ARERA) calibra a cadenza trimestrale le tariffe di luce e gas, in base ad alcuni fattori come le oscillazioni del prezzo delle materie prime (carbone o petrolio), l'andamento sociale e politico degli scenari internazionali, le crisi geopolitiche, guerre e condizioni climatiche. Secondo la normativa il cliente del mercato tutelato può passare in qualsiasi momento e gratuitamente al mercato libero.
Nato in seguito alla liberalizzazione del mercato avviata dapprima con il decreto Bersani nel 1999 per la sola energia elettrica e, in seguito, dal decreto Letta nel 2004 per la liberalizzazione del gas, si basa su un concetto molto semplice: in un mercato libero sono i singoli venditori a stabilire i prezzi del gas e della luce e non più un'autorità statale. Proprio per questo motivo, in una logica di libero mercato, i prezzi sono il frutto della concorrenza tra le società.
Va però sottolineato che, in ogni caso, i costi relativi alle imposte, ai contatori e gli oneri generali di sistema restano uguali in entrambi i mercati, e che dunque a variare sono solamente i prezzi relativi all’acquisto di energia e alla commercializzazione. Per garantire una corretta gestione dei prezzi nel mercato libero l’ARERA svolge un’attività di regolazione e controllo il cui scopo, chiaramente, non per frenare il mercato libero, quanto invece per garantire fino in fondo la tutela dei diritti dei consumatori.
La liberalizzazione del mercato dell'energia consente di scegliere quindi tra le varie offerte quella più adatta alle proprie abitudini di consumo energetico (ad esempio optando per una tariffa monoraria o bioraria) ed esigenze di spesa.
I principali vantaggi del mercato libero rispetto al mercato tutelato dell'energia sono fin da subito chiari: la libera concorrenza innesca l'adozione di politiche commerciali incentrate sulla competitività dei prezzi, portando i singoli venditori a proporre anche una serie di servizi extra come buoni spesa, carburante o, ad esempio, la possibilità di sottoscrivere polizze assicurative e aderire a programmi fedeltà.
Energia elettrica da fonti rinnovabili come attestato da garanzia d'origine e gas con compensazione delle emissioni di CO2.
Energia elettrica da fonti rinnovabili come attestato da garanzia d'origine
Come visto, le tariffe del mercato tutelato cambiano ogni tre mesi, rendendo difficilmente prevedibile la spesa in bolletta, sia per le famiglie che per le imprese.
Come anticipato, il passaggio al mercato libero non prevede costi nei particolari adempimenti da parte dell’utente: tutto quello che dovrai fare è effettuare è simulare il costo della bolletta luce e gas e scegliere le tariffe più adatte a te.
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26 settembre 2022 |