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Dal 1° gennaio 2025 è cambiato il modo di acquistare l’energia sul mercato all’ingrosso passando da un sistema basato sul PUN (Prezzo Unico Nazionale) ad un sistema basato sui Prezzi zonali che variano in base alle aree geografiche di riferimento. Questo cambiamento riguarda principalmente gli Operatori che acquistano sul mercato all’ingrosso e traccia una tappa fondamentale nel contesto di transizione energetica che stiamo vivendo. Altro importante cambiamento riguarda l’indice di riferimento del mercato elettrico italiano che se per anni è stato il PUN dal 1° gennaio è diventato il PUN Index GME.
I fornitori di energia possono acquistare l’elettricità all'ingrosso dai produttori, da altri fornitori o nei mercati energetici regolamentati, come la Borsa Elettrica gestita dal Gestore dei Mercati Energetici (GME).Nella Borsa Elettrica Italiana, dove l’energia viene acquistata e venduta ogni giorno, il prezzo di acquisto all'ingrosso dipende dall'andamento dei prezzi che sono spesso influenzati da domanda e offerta, dal costo delle materie prime (come il gas) e da fattori stagionali o geopolitici.
In Italia a partire dal 1° gennaio 2025 è stata introdotta per gli Operatori una nuova modalità di acquisto dell’energia sul mercato all’ingrosso non più basata sull’indice PUN (Prezzo Unico Nazionale), inteso come media ponderata dei prezzi zonali, ma basata sui Prezzi zonali che sono differenziate nelle diverse aree geografiche del Paese. Questo approccio mira a rispecchiare più fedelmente le dinamiche del mercato all’ingrosso e a incentivare una gestione più efficiente delle risorse energetiche locali. Questo sistema, infatti, tiene conto delle variazioni di prezzo dovute a fattori locali come la domanda e l’offerta di energia, le infrastrutture disponibili e le condizioni climatiche.
Per mitigare eventuali disparità regionali durante questa prima fase di avvio, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha implementato un meccanismo di perequazione che probabilmente sarà valido per tutto il 2025.
Il Prezzo zonale è il prezzo al quale l’energia elettrica viene scambiata sul mercato differenziato nelle sette diverse aree geografiche del Paese:
Ognuna di queste zone, quindi, ha un proprio prezzo dell’energia che viene determinato dai costi di produzione e trasmissione specifici della regione/zona e quindi varia in base alla località in cui l’energia elettrica viene generata e consumata.
Il nuovo indice PUN Index GME, in vigore dal 1° gennaio 2025, mantiene due importanti caratteristiche del precedente indice (PUN):
Quindi qual è la differenza tra PUN e PUN Index GME? La differenza sta nella modalità di calcolo della media. Il vecchio indice PUN era calcolato come risultato dell’algoritmo di incontro domanda e offerta avvenuto nel mercato il giorno prima dell’acquisto, mentre il PUN Index GME è calcolato a consuntivo e quindi al termine dell’acquisto dell’energia
Conoscere il valore del PUN Index GME in tempo reale è semplice e immediato. Basta accedere al sito del Gestore Mercati Energetici (GME) oppure consultare l’andamento mensile degli ultimi 12 mesi nel nostro sito.
A partire dal 1° gennaio 2025 le offerte di energia elettrica indicizzate al PUN sono valorizzate con il nuovo indice di riferimento del mercato elettrico, ovvero il PUN Index GME. Per i clienti finali quindi non ci sono ad oggi stati cambiamenti significativi se non quello che nelle bollette di energia elettrica delle offerte indicizzate sarà presente la nuova dicitura PUN Index GME.
I cambiamenti che abbiamo descritto precedentemente rientrano tra le misure europee per lo sviluppo di un mercato integrato dell’energia elettrica fondato su un processo di formazione dei prezzi maggiormente trasparente.
Sono stati sanciti dal Decreto Ministeriale del 18 aprile 2024 del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e quindi formalizzati dalla delibera ARERA 304/2024/R/eel.
Se l’obiettivo finale, a lungo termine, è quello di rendere il mercato dell’energia più trasparente, preciso e in linea con le pratiche europee e quindi incoraggiare a una maggiore attenzione all'efficienza energetica e al bilanciamento tra energia consumata e prodotta è anche corretto precisare che è ancora presto per vedere in questa prima fase di cambiamento, che si ipotizza durerà almeno un anno, importanti cambiamenti in termini di indice.
Sono previsti, infatti, ulteriori cambiamenti per i prossimi anni, come ad esempio l’eliminazione per gli Operatori del meccanismo di perequazione introdotto in questa prima fase e quindi anche impatti più importanti sui clienti finali.
Questo cambiamento è accompagnato anche dalla riforma del Sistema di Dispacciamento (Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico - TIDE), che introduce un modello zonale più dettagliato, ridefinendo la gestione della rete e dei servizi, e incoraggiando nuove aggregazioni tra produttori e consumatori.
12 maggio 2025 |