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Arte sostenibile: la cultura come driver del cambiamento


TEMPO DI LETTURA:
 4 min.


Sin dalle sue forme primordiali, l’arte è una presenza fondamentale nella vita dell’uomo, fonte di ispirazione e veicolo di valori e insegnamenti. Le espressioni artistiche e le modalità di narrazione si sono evolute nel tempo, adattandosi di volta in volta ai cambiamenti nella società e anticipandone necessità e tendenze.

Per questo motivo una parte dell’arte contemporanea coglie una nuova sfida: interpretare i valori legati alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, dando così vita ad una forma di arte sostenibile.

L’arte sostenibile sensibilizza i cittadini e dà il buon esempio

Se l’arte è da sempre ritenuta lo specchio della società, viene spontaneo chiedersi come questo mondo si stia interrogando sulle grandi questioni del nostro secolo: l’ecosostenibilità e l'impatto delle attività artistiche sull’ambiente. Negli ultimi anni, sono nate moltissime iniziative che dimostrano che l’arte può avere un ruolo importante, sia sensibilizzando il proprio pubblico, sia mettendo in campo nuove tecniche e strategie per diventare sempre più sostenibile.

Le istituzioni culturali, gli artisti e i creativi hanno dimostrato di poter diventare driver del cambiamento e dell’innovazione. Questi soggetti, capaci di promuovere soluzioni per lo sviluppo locale e sociale, possono concretamente attivare quella rigenerazione intellettuale ed emotiva adatta a sensibilizzare i cittadini con un movimento dal basso.

Oltre che fare leva sui sentimenti, l’arte può inoltre servirsi della tecnologia e utilizzare nuovi materiali e metodi per ridurre il proprio impatto sull’ambiente, fungendo come cassa di risonanza per la promozione degli stessi al grande pubblico. Una sensibilizzazione a tutto tondo, quindi, che fa dell’arte un punto di riferimento a cui guardare per un futuro sempre più sostenibile.

Il Festival del Cinema di Venezia: l’arte della sostenibilità

Gli eventi artistici di grande portata riflettono questa nuova consapevolezza e sono già all’opera per ridurre in modo decisivo il proprio impatto sull’ambiente come accade, ad esempio, nel contesto della Biennale di Venezia.

La 78° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2021) è stata dichiarata il primo evento completamente carbon neutral nel contesto della kermesse, mentre a partire dal 2022 il comitato organizzatore si è posto l’obiettivo di estendere la neutralità carbonica anche a tutte le altre iniziative della Biennale.

Ma come riescono grandi eventi, come il Festival del Cinema di Venezia, ad essere considerati carbon neutral? Ciò è possibile lavorando in più direzioni che promuovano:

  • la messa in campo di azioni mirate al risparmio di risorse naturali;
  • il riciclo di materiali e il riutilizzo di allestimenti e attrezzature;
  • la riduzione dell’impatto della mobilità, grazie ad una sua ottimizzazione;
  • la riduzione delle emissioni con l’utilizzo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, combinata alla compensazione di CO2, attraverso l’acquisto di crediti di carbonio generati da progetti di energia rinnovabile o di ripristino ambientale.
Installazione artistica di un pesce composto di rifiuti in plastica localizzata in una zona portuale

Candlelight, un altro esempio di arte sostenibile

Negli ultimi anni, si stanno diffondendo sempre più eventi che prediligono scelte ecosostenibili in grado di suscitare nuovi sentimenti nei propri spettatori. È questo il caso di Candlelight, concerti che combinano il fascino degli strumenti e la magia del lume di candela.

Un’esperienza sensoriale totalmente immersiva ed ecosostenibile che fa riscoprire al pubblico il piacere di essere meno connessi e di godere di un intrattenimento artistico suggestivo nel rispetto dell’ambiente. L’atmosfera che si crea permette allo spettatore di migliorare la sua esperienza di ascolto.

L’obiettivo di questi concerti non è solo quello di emozionare il pubblico ma anche quello di sensibilizzare sul tema del risparmio energetico e della possibilità di ridurre l’impatto ambientale grazie all’utilizzo di strumenti acustici e ad un numero limitato di posti.

 

L’arte è portavoce dell'opinione pubblica a difesa dell’ecosistema

Grazie alla propria autorevolezza alcuni movimenti artistici e istituzioni legate al mondo dell’arte hanno scelto di contribuire alla causa della difesa ambientale facendosi portavoce dell’opinione pubblica.

È questo il caso di Art 2030, un’organizzazione senza scopo di lucro sostenuta da diversi protagonisti del sistema dell’arte internazionale. L’organizzazione ha l’obiettivo di favorire l’attuazione dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile. Art 2030 lavora alla realizzazione di progetti artistici e alla promozione di momenti di confronto che prendono come riferimento i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 e fanno di essi i principi ispiratori della proposta artistica legata alle singole iniziative.

Lo scopo principale di Art 2030 è quello di mantenere vivo l’interesse su temi come sostenibilità ambientale, cambiamento climatico e tutela della biodiversità. Inoltre, l’organizzazione vuole agire come vera e propria lobby che da un lato supporti le iniziative dell’Agenda 2030 e, dall’altro, eserciti una crescente pressione sulle potenze mondiali per una pronta attuazione delle politiche ambientali green.

Opera artistica curata da Art-2030 sui temi trattati negli SDG 13, 14 e 15.

Produzione di arte sostenibile: una tendenza in espansione

Per sviluppare una cultura di sostenibilità e rispetto ambientale si deve partire dalla produzione di arte vera e propria. Ogni flusso creativo implica un processo produttivo che utilizza materiali che possono essere più o meno considerati rispettosi dell’ecosistema. È per questo motivo che alcuni artisti si sono interrogati su come spingersi oltre in termini di sostenibilità e, supportati dalla tecnologia, hanno deciso di utilizzare materiali innovativi e green.  

Un esempio di questa tendenza è ‘Hunting Pollution’, il più grande murales d’Europa realizzato con pitture eco-sostenibili al 100% naturali e in grado di purificare l’aria. L’ opera d’arte, inaugurata a Roma nell’ottobre 2018, si estende per 1000mq ed è in grado di ripulire l’aria come un bosco di 30 alberi.

‘Hunting Pollution’ sfrutta infatti la tecnologia di Airlite, una vernice che si attiva a contatto con aria e luce ed elimina gli agenti inquinanti. Questa stessa tecnologia può essere utilizzata anche all’interno degli edifici per aumentare la loro efficienza ambientale, come avvenuto nel caso del primo Green Retail Park del mondo, il Green Pea di Torino.

L’obiettivo del murales è duplice. Da un lato creare un circolo virtuoso, in cui l’arte non solo non inquina, ma contribuisce in modo attivo al benessere dell’ecosistema; dall’altro sensibilizzare i cittadini verso scelte più green attraverso opere artistiche memorabili: una sorta di manifesto per la sostenibilità che inciti quotidianamente le persone a fare la loro parte. Ognuno di noi ha la possibilità di fare scelte consapevoli cominciando dalle proprie forniture domestiche, grazie ad offerte Luce e Gas 100% ECO come quelle di Acea Energia.

 

 

*L'energia elettrica che ti forniamo è attestata da "Garanzia d’Origine" ossia dalla certificazione elettronica che attesta l’origine rinnovabile delle fonti utilizzate per la produzione di energia elettrica. Il Gas è con compensazione delle emissioni di CO2 ottenuta tramite l’acquisto di crediti di carbonio certificati.



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