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Scaldabagno elettrico: come funziona e come risparmiare?  

Lo scaldabagno elettrico è un sistema pratico per produrre acqua calda sanitaria in casa. Si distingue per la facilità di installazione, la manutenzione semplice e, nei modelli più moderni, per consumi energetici ridotti. Sceglierlo correttamente e utilizzarlo nel modo giusto aiuta a migliorare i consumi e ridurre la spesa legata alla fornitura luce. 

 

Qual è la differenza tra caldaia, boiler e scaldabagno elettrico?

Lo scaldabagno elettrico e il boiler dell’acqua calda indicano lo stesso apparecchio: un dispositivo che produce esclusivamente acqua calda sanitaria. La caldaia , invece, è diversa perché può riscaldare sia l’acqua sanitaria sia quella per il sistema di riscaldamento domestico

Come funziona lo scaldabagno elettrico?

Lo scaldabagno elettrico produce acqua calda grazie a una resistenza interna alimentata dall’energia elettrica. Esistono due principali tipologie: il modello ad accumulo e quello istantaneo, che si differenziano per modalità di funzionamento, consumi e potenza richiesta. 

Come funziona lo scaldabagno elettrico ad accumulo?

Lo scaldabagno elettrico ad accumulo raccoglie l’acqua in un serbatoio e la riscalda tramite una resistenza. Un termostato mantiene la temperatura costante, in genere tra 30 °C e 60 °C, regolando accensione e spegnimento della resistenza. L’acqua calda può essere miscelata con quella fredda dell’impianto idraulico per raggiungere la temperatura desiderata. Questo sistema assicura disponibilità continua di acqua calda durante la giornata, con un consumo di potenza limitato (circa 1–2 kW). 

Come funziona lo scaldabagno elettrico istantaneo?

Lo scaldabagno elettrico istantaneo riscalda l’acqua solo al momento dell’utilizzo, senza bisogno di un serbatoio di accumulo. L’acqua viene scaldata mentre passa attraverso la resistenza interna e disponibile subito alla temperatura impostata. Questo tipo di scaldabagno richiede però una potenza molto più elevata, che può superare i 10 kW, rispetto ai modelli ad accumulo. 

Quale scaldabagno elettrico scegliere: accumulo, istantaneo o pompa di calore?

La scelta dello scaldabagno elettrico dipende dallo spazio disponibile, dai consumi previsti e dal numero di persone in casa. I modelli più diffusi sono ad accumulo e istantanei, ma esistono anche versioni a pompa di calore con maggiore efficienza energetica

Scaldabagno elettrico ad accumulo: quando conviene?

Lo scaldabagno ad accumulo è adatto a famiglie che utilizzano quantità costanti di acqua calda e che dispongono di spazio sufficiente per installare il serbatoio. Funziona con potenza ridotta (1–2 kW), ma l’acqua impiega tempo a scaldarsi e tende a disperdere calore per via del basso isolamento termico. Se dimensionato correttamente in base al numero di persone, può comunque offrire un buon equilibrio tra comfort e consumi. 

Scaldabagno elettrico istantaneo: quali vantaggi e limiti?

Lo scaldabagno istantaneo è compatto, scalda l’acqua subito all’apertura del rubinetto e non richiede serbatoio. È utile in spazi ridotti e per utilizzi saltuari, ma richiede potenza elevata (oltre 10 kW in alcuni casi). Per questo motivo può essere necessario aumentare la potenza del contatore. Scegliere un modello in classe energetica alta permette di ridurre i consumi. 

Scaldabagno elettrico a pompa di calore: perché sceglierlo?

Lo scaldabagno a pompa di calore è una soluzione più efficiente: utilizza un sistema ad accumulo che scalda l’acqua fino a circa 50–55 °C con un notevole risparmio energetico. Quando serve una temperatura più alta (60–80 °C), entra in funzione la resistenza elettrica tradizionale. È indicato per chi cerca un compromesso tra comfort e riduzione della spesa energetica. 

scaldabagno elettrico

Meglio uno scaldabagno elettrico o uno a gas?

La scelta tra scaldabagno elettrico e scaldabagno a gas dipende da impianto domestico, numero di persone in casa e abitudini di consumo. In generale, i modelli a gas garantiscono una maggiore capacità di riscaldamento, mentre quelli elettrici risultano più semplici da installare e gestire. 

 

  • Tipo di abitazione: se l’immobile è predisposto per il gas, può risultare più conveniente un boiler a gas. Dove non c’è collegamento alla rete, lo scaldabagno elettrico è spesso la scelta migliore. 
  • Impianto esistente: un sistema già predisposto per il gas semplifica l’installazione di un modello a gas. Al contrario, un impianto con sola fornitura elettrica favorisce lo scaldabagno elettrico. 
  • Numero di persone in casa: le famiglie numerose trovano più adatto lo scaldabagno a gas, che produce acqua calda in quantità maggiori. Lo scaldabagno elettrico, per servire nuclei più grandi, deve essere dimensionato con serbatoi ampi e, con costi energetici superiori. 
  • Abitudini di consumo: chi trascorre molto tempo in casa, ha esigenze particolari (come neonati o anziani) o necessita di grandi quantità di acqua calda in poco tempo, può preferire un modello a gas. In caso di utilizzi più moderati, uno scaldabagno elettrico è una soluzione pratica ed efficiente. 

Come si monta uno scaldabagno elettrico?

L’installazione di uno scaldabagno elettrico può essere eseguita anche senza l’intervento di un tecnico, purché si seguano le regole di sicurezza e si utilizzino i giusti materiali di fissaggio e raccordo

Quali materiali servono?

Solitamente, per montare uno scaldabagno elettrico in modo corretto servono: 

 

  • Kit di raccordo con gruppo di sicurezza 
  • Kit di sicurezza per acqua calda 
  • Sistema di svuotamento 
  • Raccordo dielettrico 
  • Tubi flessibili di raccordo 
  • Tasselli, tirafondi e rondelle metalliche 
  • Nastro in teflon per raccordi 

Dove installare lo scaldabagno elettrico?

Lo scaldabagno deve essere installato il più vicino possibile al punto di utilizzo per limitare la dispersione di calore. In bagno occorre rispettare le distanze di sicurezza previste dai volumi di protezione. In caso di contropareti con isolante è consigliato l’uso di tasselli prolungati o chimici. 

I passaggi dell’installazione

 

  1. Forare il muro, inserire il tassello e avvitare il tirafondo lasciando spazio per appendere lo scaldabagno. 
  2. Con l’aiuto di una seconda persona, posizionare lo scaldabagno sulle staffe di appoggio. 
  3. Serrare i tasselli fino al bloccaggio definitivo. 
  4. Installare il gruppo di sicurezza sull’ingresso dell’acqua fredda (colore blu), sigillando con nastro teflon. 
  5. Collegare il sifone di sicurezza al tubo di scarico in PVC. 
  6. Montare il raccordo dielettrico sull’uscita dell’acqua calda per isolare la corrente galvanica. 
  7. Avvitare i tubi flessibili di raccordo tra gruppo di sicurezza e impianto idrico. 
  8. Montare un kit di sicurezza (rubinetto termostatico) sull’uscita dell’acqua calda. 

Collegamento elettrico, avvio e collaudo

 

  • Rimuovere la copertura in plastica dello scaldabagno. 
  • Collegare la messa a terra alla massa metallica del corpo scaldante. 
  • Collegare fase e neutro ai rispettivi morsetti. 
  • Riposizionare la copertura di protezione. 

Prima di accendere lo scaldabagno, è necessario effettuare il ricircolo: aprire la valvola dell’acqua fredda sul gruppo di sicurezza e successivamente un rubinetto dell’acqua calda per permettere al serbatoio di riempirsi. 

scaldabagno elettrico

Come pulire lo scaldabagno elettrico?

La pulizia regolare dello scaldabagno elettrico permette di mantenere l’efficienza e ridurre i consumi. L’operazione più importante consiste nella rimozione del calcare da serbatoio, resistenza e termostato. 

Procedura di pulizia: 

 

  1. Spegnere lo scaldabagno e aprire i rubinetti per svuotare l’acqua residua. 
  2. Rimuovere resistenza e termostato. 
  3. Pulire i componenti con un panno morbido per eliminare il calcare. 
  4. Pulire le pareti interne del serbatoio con una spugnetta o un filo di ferro sottile. 
  5. Reinserire resistenza e termostato. 
  6. Richiudere il coperchio e riattivare il dispositivo. 

Come svuotare lo scaldabagno elettrico?

Lo svuotamento dello scaldabagno elettrico, da effettuare ogni 2–3 anni, previene l’accumulo di sedimenti minerali e prolunga la vita del serbatoio. 

Procedura di svuotamento: 

 

  • Interrompere l’alimentazione elettrica dal quadro generale. 
  • Chiudere la valvola dell’acqua fredda e aprire un rubinetto dell’acqua calda. 
  • Collegare un tubo al rubinetto di scarico e far defluire l’acqua in un lavandino o scarico. 
  • Aprire la valvola di drenaggio fino a svuotamento completo. 
  • Chiudere il rubinetto di scarico, rimuovere il tubo e richiudere il rubinetto dell’acqua calda. 
  • Aprire nuovamente la valvola dell’acqua fredda per riempire il serbatoio. 
  • Ripristinare l’alimentazione elettrica. 

Dove comprare uno scaldabagno elettrico e quanto costa?

Il prezzo di uno scaldabagno elettrico varia in base alla tipologia (ad accumulo o istantaneo), alla potenza e alla capacità del serbatoio. I modelli ad alta efficienza (classe energetica A) hanno un costo iniziale maggiore ma permettono di ridurre i consumi nel tempo. 

 

  • Uno scaldabagno elettrico da 50 litri, indicato per una persona, può costare indicativamente tra 80 € e 300 €. 
  • Aumentando la capacità del serbatoio, il prezzo cresce progressivamente: i modelli di grandi dimensioni possono superare i 500 litri. 

 

La scelta dipende dal numero di persone in casa e dal budget disponibile: è consigliato valutare un modello con classe energetica alta per ottenere risparmio sui consumi a lungo termine 

Come risparmiare con lo scaldabagno elettrico?

Per ridurre i consumi di energia dello scaldabagno elettrico è importante regolare correttamente la temperatura, eseguire manutenzione periodica e ottimizzare l’uso quotidiano. 

Consigli pratici per il risparmio: 

 

  • Mantenere la temperatura del serbatoio costante e non troppo alta: ogni grado in più fa aumentare i consumi. 
  • Isolare termicamente il serbatoio per limitare le dispersioni di calore. 
  • Limitare l’uso di acqua calda dove non è necessario. 
  • Eseguire regolarmente la manutenzione e la pulizia del boiler. 
  • Spegnere lo scaldabagno quando non viene utilizzato a lungo. 
  • In famiglie numerose è più conveniente lasciarlo acceso: riscaldare ogni volta da zero comporta un dispendio maggiore di energia. 
  • Impostare la temperatura corretta: circa 40 °C in estate e 60 °C in inverno. 
  • Installare un timer per programmare accensione e spegnimento in base agli orari di utilizzo. 

Spegnere lo scaldabagno elettrico fa davvero risparmiare?

Spegnere lo scaldabagno elettrico può aiutare a ridurre i consumi, in particolare nei modelli ad accumulo. La convenienza, però, varia in base alle abitudini di utilizzo. 

 

  • Per uno scaldabagno ad accumulo, lo spegnimento è vantaggioso quando non viene utilizzato per molte ore consecutive. 
  • Se l'acqua calda viene utilizzata in momenti specifici della giornata, ad esempio solo la sera, lo scaldabagno può rimanere spento nelle altre fasce orarie.  
  • In un’attività commerciale, può essere spento durante l’orario di chiusura. 
  • Per nuclei familiari numerosi o utilizzi frequenti, mantenerlo acceso può risultare più efficiente, evitando di riscaldare ogni volta l’acqua da zero. 

Quanto consuma uno scaldabagno elettrico?

Il consumo di uno scaldabagno elettrico dipende principalmente dalla capacità del serbatoio, dalla classe energetica e dalle modalità di utilizzo. In media, un modello da 80 litri può consumare circa 1.500 kWh all’anno. 

 

  • La capacità del serbatoio influisce direttamente sui consumi: più litri significa più energia necessaria per il riscaldamento. 
  • La classe energetica è determinante: scegliere un modello di classe A riduce i consumi rispetto a uno di classe inferiore. 
  • L’installazione vicino al punto di utilizzo limita le dispersioni di calore. 
  • La manutenzione periodica (pulizia del calcare, controllo resistenza e termostato) mantiene stabile l’efficienza. 
  • Valutare una fornitura luce con un’offerta adatta alle proprie abitudini di consumo permette di contenere ulteriormente la spesa in bolletta. 

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Domande frequenti sullo scaldabagno elettrico

 

  1. Quanto dura in media uno scaldabagno elettrico? 
    La durata media è di circa 10–15 anni, variabile in base alla qualità del modello, alla durezza dell’acqua e dalla manutenzione eseguita nel tempo. 
  2. Meglio scaldabagno elettrico ad accumulo o istantaneo? 
    Il modello ad accumulo è adatto a famiglie e utilizzi frequenti, mentre l’istantaneo è indicato per spazi ridotti e consumi più contenuti. 
  3. Lo scaldabagno elettrico consuma molto? 
    Un boiler da 80 litri può consumare circa 1.500 kWh all’anno, ma scegliendo un modello in classe energetica A e regolandone bene la temperatura si possono ridurre i consumi. 
  4. È obbligatorio fare manutenzione allo scaldabagno elettrico? 
    Non è obbligatoria per legge, ma è consigliata ogni 2–3 anni per eliminare il calcare e mantenere alte efficienza e durata dell’apparecchio. 
  5. Dove conviene installare lo scaldabagno elettrico? 
    È consigliato posizionarlo vicino al punto di utilizzo (bagno o cucina) per ridurre le dispersioni di calore lungo le tubature. 

17 dicembre 2025