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Apicoltura: adottare un alveare per tutelare l’ambiente


TEMPO DI LETTURA:
    4,5 min.


É ormai noto che le api sono le principali responsabili dell’impollinazione, un processo tra i più importanti in natura, che assicura il prosperare della vegetazione e, di conseguenza, il nutrimento per tutta la catena alimentare. L’apicoltura, ovvero l’allevamento delle api, garantisce la circolazione di questi insetti e contribuisce a reinserirli in natura, per salvaguardare le coltivazioni e la vegetazione incontaminata.
Negli ultimi anni l’interesse per l’apicoltura è cresciuto notevolmente, anche grazie ai numerosi studi sulle api e sui benefici dell’impollinazione. Ciò ha dato vita allo sviluppo di nuove tecnologie in grado di permettere il benessere di intere colonie di api.
Ma perché l’apicoltura è così importante oggi?

Apicoltura, un futuro più verde

L’apicoltura ha molti vantaggi, non soltanto per i produttori di miele o per chi lavora la cera d’api. 

Garantire l’impollinazione significa infatti tutelare il pianeta, poiché favorisce la biodiversità e l’assorbimento di CO2. Alcuni fenomeni come i cambiamenti climatici e la deforestazione causano la progressiva scomparsa degli habitat e mettono in pericolo l'esistenza delle api. In questo contesto si inserisce l'importanza dell'apicoltura che contribuisce a creare un futuro più verde e a conservare l'ecosistema. È l’apicoltura offre vantaggi non solo per gli allevatori, ma per l’intero pianeta.
Uno dei metodi per salvaguardare l’ecosistema è allevare api in ambienti controllati, ovvero luoghi in cui, grazie a una vegetazione studiata, il polline necessario è presente tutto l’anno. Inoltre, il progresso in ambito digitale ha permesso lo studio e la progettazione di nuove tecnologie che proteggono gli alveari sempre più da vicino. Negli ultimi anni, anche in Italia, sono nati numerosi progetti che uniscono i vantaggi del digitale all’efficienza già presente in natura. L’obiettivo? Tutelare il pianeta.

Screen e keypoint di un'app per adottare gli alveari

Come adottare un alveare? Con la tecnologia non è mai stato così semplice

Tra i progetti per la salvaguardia delle api e della biodiversità ne spicca uno italiano, nato dalla collaborazione tra un biologo apicoltore e un ingegnere elettronico. Tornato in Lombardia dopo due anni di ricerca alla MIT di Boston, Niccolò Calandri ritrova l’amico Riccardo Balzeretti, apicoltore appassionato. I due decidono di unire le loro passioni per creare un progetto che abbina l’innovazione alla tutela dell’ecosistema.
La loro idea è di connettere la natura con la tecnologia per permettere ad ognuno di noi di poter contribuire alla salvaguardia del pianeta e di creare una rete di cittadini consapevoli. Per raggiungere questo obiettivo hanno lanciato il progetto “Adotta un alveare” che permette di:

  • selezionare un alveare adottabile tra quelli che hanno aderito al progetto. Ogni alveare è dotato di sensori e microfoni che raccolgono dati sulle api e sul favo come, per esempio, la temperatura e il peso del favo, l’umidità e le frequenze emesse dalle api;
  • monitorare da remoto la salute e la crescita delle api attraverso un’app;
  • ricevere foto e video dell’alveare e qualche vasetto di miele come ricompensa.

La proposta è stata ampliata anche alle imprese che, adottando più alveari, hanno la possibilità di supportare iniziative volte alla biodiversità e all’ambiente da poter inserire nel loro bilancio di sostenibilità. Il vantaggio è quello di comunicare agli stakeholder i risultati ambientali raggiunti dall’impresa durante lo svolgimento delle proprie attività.

La tecnologia che tutela la biodiversità

Le api non sono le sole ad agire sulla biodiversità di un ecosistema: per questo motivo sono state implementate ulteriori tecnologie che non coinvolgono direttamente l’alveare, ma controllano la crescita di un sistema biodiverso a distanza.

Tra le innovazioni ci sono:

  • Sensori che analizzano i suoni prodotti degli insetti, così da monitorare il tipo e la quantità di fauna impollinatrice. Dalle frequenze catturate è infatti possibile comprendere che specie di insetti vive nel sistema, ma anche il loro stato di salute. I sensori vengono posizionati sugli alberi e non costituiscono un pericolo per gli animali più grandi.
  • Sistemi digitali in grado di analizzare la presenza di polline e vegetazione tramite immagini satellitari ad alta risoluzione. Dalla comparazione di immagini ad alta risoluzione, catturate a distanza di tempo, è possibile controllare la biodiversità di un determinato luogo e i suoi cambiamenti.
  • Software avanzati che combinano le nuove tecnologie allo studio di esperti. Attraverso dati raccolti in loco con sonde e microchip, le aziende agricole e zootecniche possono incrementare la produzione grazie a una disposizione alternativa delle coltivazioni, l’inserimento di nuova vegetazione o nuova fauna. I cambiamenti da apportare vengono suggeriti dal professionista, che si basa sulle analisi compiute dal software.

La tecnologia aiuta notevolmente l’apicoltura e rende possibile uno studio approfondito degli ecosistemi presenti in natura. Ma l’innovazione non è l’unica soluzione per tutelare la biodiversità.

Ape sopra un fiore durante il processo di impollinazione

Apicoltura + Permacultura = Ecosistema

Oltre alle vertical farm e ai numerosi tipi di agricoltura sostenibile si è riscoperta una pratica che ha origini antiche e che favorisce la biodiversità e l’autosostentamento degli ecosistemi: la permacultura.

La diffusione di questa pratica è partita dagli ecovillaggi, ma oggi anche numerose aziende agricole sfruttano i suoi preziosi vantaggi. Si parla di permacultura quando in un ambiente si coltivano più colture, in grado di aiutarsi in modo reciproco. In base al terreno, all’acqua e all’esposizione si scelgono quali piante inserire nell’orto, nel campo o in giardino, tenendo conto degli insetti e della fauna che ci vive.

In un campo coltivato a permacultura si fa affidamento sulla biodiversità per garantire una produzione continua durante tutto l’’anno. Ciò rappresenta un vantaggio rispetto alle monoculture che impoveriscono l’ecosistema, producono frutti solo in un determinato periodo e non riescono a soddisfare il fabbisogno di nutrimento delle api per 365 giorni l’anno.
L’apicoltura, inserita in un contesto di permacultura, è la combinazione perfetta per tutelare la biodiversità e garantire un’impollinazione durante tutto il corso dell’anno. Le due pratiche si sostengono a vicenda e assicurano il prosperarsi della natura e dei suoi frutti.

Adottare un alveare è un piccolo gesto nobile, e, se inserito in un contesto favorevole, può diventare la chiave per salvare il pianeta. Acea Energia crede che anche i piccoli gesti quotidiani possano salvaguardare l’ambiente e per questo propone per la tua casa Offerte Dual 100% Eco*.

 

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